Precedente Successiva  

De haruspicum responso 

 

 

Aprile-settembre 56 

 

Discorso al senato: har. 22-24; ASCON. 55, 21-22 ST. (= 70, 2-3 C.).

 

Edizioni: MASLOWSKI (T); PETERSON (OCT); GUAGLIANONE (CSC); WUILLEUMIER-TUPET (BL); BELLARDI (UT) 3; WATTS (L).

 

Cf. MOMMSEN 1854, 323 n.; LANGE 1876, 3, 329-330; RAUSCHEN 1886, 50; HILDEBRANDT 1894, 25; CUCHEVAL 1902, 2, 23-30; GRANRUD 1913, n° 56; PETERSSON 334; MEYER 1922, 139 n.; SH 1, 429; DG 2, 276-279; 5, 684; STEIN 1930, 42; 97-100; LAURAND 1935, 47; GELZER 1937, 3; CIACERI 2, 73-74; BL 2 (CONSTANS), 116; VAN DEN BRUWAENE 1948; KUMANIECKI 1959, 135-152; COURTNEY 1963, 155-156; BÜCHNER 1964, 193; 241; TUPET 1966, 240-244; GELZER 1969, 174-175; LENAGHAN 1969, 22-29; STOCKTON 197; KUMANIECKI 1972, 321-322; BENNER 1987, 141-145; BONNEFOND-COUDRY 1989, 42; CARCOPINO 1990, 272 n. 1; MITCHELL 2, 190; WILL 1991, 202; SPIELVOGEL 1993, 131 n.16; FUHRMANN 148; MARINONE a. 56 B12.

 

 

-Un terremoto vicino a Roma viene interpretato dagli aruspici come segno della profanazione di luoghi sacri. Subito dopo in una contio Clodio, irato con Cicerone per gli attacchi personali nell’orazione in difesa di M. Celio Rufo, riferisce il presagio alla ricostruzione della casa di Cicerone sul Palatino nel luogo del sacello della dea Libertas. Il giorno precedente alla De haruspicum responso Cicerone e Clodio si scontrano in senato durante una discussione sui pubblicani della provincia di Siria, alle cui richieste Clodio si oppone, difendendo le restrizioni loro imposte dal governatore A. Gabinio. Clodio risponde con una diei dictio per il giorno seguente, quando Cicerone con l’orazione De haruspicum responso difende ancora una volta la ricostruzione della propria casa, ritorcendo contro Clodio le accuse di profanazione: har. 1; 7; 9; 11; 14; 20; 61-62; D.CASS. XXXIX, 20.

 

-Har. 22: L’orazione è tenuta dopo i Megalensia (4-9 aprile).

 

 

 

Datazioni 

 

-Aprile:

bullet

MOMMSEN 1882, 323 n.: Aprile. 

bullet

MEYER 1922, 139 n; BL 2 (CONSTANS), 116; CIACERI 2, 73-74; CARCOPINO 1990, 272 n. 1: Seconda metà di aprile: dopo i Megalensia del 4 aprile (har. 22) e dopo essere tornato dalle sue ville (alla volta delle quali si muove da Roma l’8/9 aprile: Q.f. II, 5, 4); prima che arrivi a Roma notizia dell’incontro di Lucca. L’orazione è pubblicata subito dopo.

 

-Maggio:

bullet

LANGE 1876, 3, 329-330: Forse 7 maggio: Dopo il 6 maggio, giorno in cui Cicerone torna dalla campagna (Q.f. II, 5, 4), dopo la relazione dei consoli sul presagio, prima del responso de locis sacris degli aruspici e comunque prima che arrivi a Roma notizia della conferenza di Lucca: har. 10-11. 

bullet

RAUSCHEN 1886, 50: 7-14 maggio, seguendo le argomentazioni di LANGE 1876, 3, 329-330. 

bullet

TUPET 1966, 240-244: 7-14 maggio (giorno precedente alla discussione in senato della supplicatio per A. Gabinio e dell’ager Campanus): Cicerone non parla del secondo attacco di Clodio alla sua casa (che TUPET 1966 data a giugno) né delle discussioni in senato su A. Gabinio del 15 maggio. Inoltre il console Cn. Cornelio Lentulo Marcellino [RE n° 228], a cui Cicerone si rivolge nell’orazione, presiede il senato nei mesi dispari. 

bullet

LAURAND 1935, 47: Maggio. 

bullet

COURTNEY 1963, 155-156: Fine maggio, seguendo per buona parte le argomentazioni di KUMANIECKI 1959, 151-152. 

bullet

LENAGHAN 1969, 22-29: Inizio maggio, subito dopo la riconciliazione tra Clodio e Pompeo susseguente all’incontro di Lucca (har. 51-52), prima del 15 maggio (Q.f. II, 7, 1) e prima della De provinciis consularibus (datata a maggio). 

 

-Giugno

bullet

KUMANIECKI 1959, 151-152; KUMANIECKI 1972, 321-322: Inizio giugno: prima del discorso De provinciis consularibus, poco dopo l’attacco a Cicerone da parte di Clodio durante la contio, prima dell’attacco alla casa sul Palatino e della rimozione delle tavole sul Campidoglio da parte di Cicerone stesso, di cui non si fa menzione nel discorso. Gli aruspici danno il loro responso o durante la riunione di Lucca o poco dopo, circa a metà aprile (Cicerone ne parla come recens: har. 9). Le sedute del senato con gli aruspici si tengono il 15/16 maggio, quelle seguenti (21-24 maggio) portano alla decisione di controllare la profanazione di luoghi sacri. I giorni 25-31 sono comiziali ed il senato non si riunisce: quindi il discorso viene tenuto a inizio giugno.

 

-Agosto

bullet

GELZER 1937, 3; 9; GELZER 1969, 174-175; WILL 1991, 202: Agosto, dopo il ritorno di Cicerone da Anzio e poco prima dell’orazione Pro Balbo (datata a settembre), alla quale la De haruspicum responso è molto vicina per contenuto ed impostazione politica.

bullet

SPIELVOGEL 1993, 131 n.16.

 

-Settembre

bullet

STEIN 1930, 97-100: Dopo il ritorno a Roma conseguente all’attacco da parte di Clodio alla casa in ricostruzione sul Palatino (non essendo citato nelle lettere scritte in primavera, ma solo in D.CASS. XXXIX, 20, esso deve essere stato tentato circa ad agosto, cf. har. 15).

bullet

BENNER 1987 144-145: Dopo il ritorno di Catone da Cipro, come risposta alla sua presa di posizione nel dibattito sulla validità degli atti del tribunato di Clodio; la discussione sui pubblicani della provincia di Siria, che precede l’orazione (cf. har. 1), deve essere avvenuta a settembre, mese in cui solitamente venivano discusse le richieste di questo tipo (cf. STEIN 1930, 99).

 

-Altre datazioni:

bullet

DG 2, 276 n. 5. 278; 5, 684: Sicuramente dopo l’incontro di Lucca (seconda metà aprile), poiché Clodio è definito amico di

bullet

FUHRMANN 148: Tarda estate 

bullet

MITCHELL 2, 190: Inizio estate 

bullet

MARINONE a.56 B12: Aprile/maggio. 

 

 

-Prima del discorso De provinciis consularibus: MOMMSEN 1854, 323 n.; MEYER 1922; CIACERI 2, 73-74; BL 2 (CONSTANS), 116; MARINONE a.56 B12. 

-Dopo il discorso De provinciis consularibus: HILDEBRANDT 1894, 25; STEIN 1930, 97-100; GELZER 1937, 3; GELZER 1969, 174-175; FUHRMANN 148.

 

 

  Precedente Iniziale Su Successiva

Per chiudere la CC-CD premi ALT+F4