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 Anno 61 o 60: Cicerone fa costruire forse un Amaltheum nella villa di Arpino: Att. I, 16, 18; II, 3, 2; leg. II, 7. 
 
 Fine anno 61 (più probabilmente) o inizio anno 60: Cicerone, Pompeo e Lucullo cenano insieme a casa di quest’ultimo: PLUT. Luc. 41, 4-7. 
 
 Prima di maggio 60 (forse anno 61): Cicerone acquista la villa di Pompei e la casa ad Anzio, dato che sono menzionate per la prima volta a maggio/giugno 60: Att. I, 20, 1; II, 1, 1. 
 
 Anno 60: Conscio della progressiva perdita della propria influenza politica, Cicerone informa Attico di essersi avvicinato maggiormente a Pompeo e di cercare di conciliare a sé anche gli iuvenes: Att. I, 19, 6-8. 20, 3; II, 1, 7. 
 
 Gennaio: Cicerone e Pompeo, sorteggiati come plenipotenziari da inviare in missione in Gallia, sono sostituiti dal senato e trattenuti a Roma come garanti della sicurezza dello stato: Att. I, 19, 2-3. 
 
 Inizio anno: Cicerone contrasta in senato il tentativo di C. Erennio di far passare nella plebe Clodio. 
 
 Prima di metà marzo: Cicerone appoggia la politica di Pompeo e in un discorso al popolo sostiene senza successo una legge agraria a favore dei veterani di Pompeo proposta a gennaio dal tribuno della plebe L. Flavio. 
 
 Da circa marzo a fine anno: per celebrare il proprio consolato Cicerone si dedica a scrivere un commentario in greco, un commentario in latino ed un poema. 
 
 12 maggio: Cicerone torna a Roma dal Pompeianum, dove è stato per qualche giorno: Att. I, 20, 1. 
 
 Prima di giugno: Cicerone parla in senato contro la richiesta di Clodio per passare alla plebe. 
 
 Prima di giugno: Cicerone difende Q. Cecilio Metello Pio Scipione Nasica. 
 
 Giugno/luglio: Cicerone invia ad Attico la redazione definitiva di dieci “orazioni consolari”, elencate nell’ordine: De lege agraria I-II, De Othone, Pro Rabirio, De proscriptorum filiis, Cum provinciam deposuit, In Catilinam I-IV, a cui sono aggiunte De lege agraria III-IV: Att. II, 1, 3. 11. 
 
 1° giugno: Cicerone si reca ad Anzio per non dover assistere ai giochi gladiatori di M. Cecilio Metello: Att. II, 1, 1. 
 
 29 dicembre: Cicerone, che forse ha passato qualche giorno ad Anzio, rifiuta le proposte politiche di Cesare ed invita a cena Attico, che è tornato dall’Epiro, nella sua casa di Roma: Att. II, 2, 3. 3, 3-4. 
 
 Anno 60: Al fratello Quinto per interessamento di Cicerone è prorogato il governo della provincia d’Asia per il secondo anno: Q.f. I, 1, 2; Flac. 33. 49; SCHOL. BOB. 100 ST. 
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