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Pro Ampio Balbo*  

 

 

Anno indeterminato 

 

Difesa di T. Ampio Balbo; dell’orazione resta una sola testimonianza: leg. II, 2, 6.

 

Ed. CRAWFORD 1984, n° 59.

 

Cf. GRANRUD 1913, n° 8; GRUEN 1974, 314; ALEXANDER 1990, n° 281; MARINONE a. indet. B13.

 

 

-Cicerone e Pompeo difendono T. Ampio Balbo, alla presenza di Attico, in un processo di tipo non determinabile e dall’esito sconosciuto.

 

-Leg. II, 2, 6: ATTICVS Recte igitur Magnus ille noster me audiente posuit in iudicio, quom pro Ampio tecum simul diceret, rem publicam nostram iustissimas huic municipio gratias agere posse, quod ex eo duo sui conseruatores exstitissent.

 

 

Datazioni 

 

-GRANRUD 1913, n° 8: Senza datazione. 

-GRUEN 1974, 314: Anno 55, instaurando un legame con il processo contro L. Caninio Gallo.

-CRAWFORD 1984, 175-176 (seguita da MARINONE a. indet. B13): Se l’accusa è de repetundis, anni 56/55, dopo il ritorno di T. Ampio Balbo dal proconsolato in Asia; con accuse di altro tipo anni 61/60 o 56-51, durante la permanenza di Pompeo a Roma; Cicerone non pubblica l’orazione.

-ALEXANDER 1990, n° 281: Data incerta.

 

Pro Ampio Balbo* e Cum scriberet Gnaeo Pompeio et cum T. Ampio ceterisve*  

 

 

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