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Anno 53 o 52 o 51: Tullia si separa da P. Furio Crassipede.

 

 

Gennaio: Cicerone accusa T. Munazio Planco Bursa.

 

 

Febbraio o marzo: Cicerone è nominato governatore della provincia di Cilicia; fra i suoi legati c’è il fratello Quinto: fam. III, 2, 1; div. I, 2; Phil. XI, 34; PLUT. Cic. 36, 1.

 

 

Primavera: Cicerone pubblica il trattato De re publica.

 

 

Fin dalla primavera: Cicerone svolge trattative per il terzo matrimonio di Tullia: Att. V, 4, 1. 13, 4. 14, 3. 17, 4. 21, 14; VI, 1, 10.

 

 

Maggio-luglio: Cicerone in viaggio per raggiungere la provincia; oltre al seguito sono con lui il figlio Marco, il nipote Quinto e i loro insegnanti.

 

 

 

Agosto-dicembre: Cicerone nella provincia di Cilicia.

 

 

Al culmine dell’estate: Il figlio ed il nipote Quinto si trasferiscono presso il re Deiotaro tetrarca della Galazia occidentale.

 

 

Settembre: Cicerone tiene un discorso a Cibistra nell’incontro con Ariobarzane III re di Cappadocia.

 

 

Ottobre-dicembre (?): Cicerone tiene il senato informato inviando lettere ufficiali; in senato viene letto un resoconto di Cicerone a proposito della minaccia dei Parti e della vittoria di C. Cassio Longino, proquestore della Siria: Att. V, 21, 2; fam. XV, 1. 2.

 

 

21 ottobre - 17 dicembre: 57 giorni di assedio a Pindenisso, che viene espugnata: Att. V, 20, 1; VI, 1, 9. 3, 3; fam. II, 10, 3; XV, 4, 10.

 

 

Primavera 46 (o anno 51?): Cicerone compone il De optimo genere oratorum.

 

 

Fine dicembre 51 - 5 gennaio 50: Cicerone a Tarso per l’amministrazione civile della provincia: Att. V, 21, 6-7; fam. XV, 4, 10.

 

 

Seconda metà dicembre: Cicerone, finita la campagna militare, esprime l’intenzione di informare il senato con una lettera ufficiale, che non è conservata: Att. V, 20, 7; fam. II, 7, 3; III, 9, 4.

 

 

Fine 51: M. Celio Rufo dopo la partenza di Attico da Roma resta l’unico informatore di Cicerone sugli avvenimenti in Italia: Att. V, 21, 5; VI, 1, 21; fam. II, 8, 1. 11, 2; VIII, 1, 1. 2, 2. 4, 5. 6, 5. 9, 3.

 

 

Anni 51/50: Per tutto il periodo del suo proconsolato, Cicerone impone a sé ed ai suoi collaboratori di comportarsi in maniera onesta e corretta verso i provinciali: Att. V, 9, 1. 10, 2. 11, 5. 14, 2. 15, 2. 16, 2-3. 17, 2. 20, 6; VI, 1, 2., 2, 4; fam. III, 7, 2-3. 8, 3-5. 9, 1. 10, 6.

 

 

Dicembre 51 - maggio/giugno 50: Cicerone si trova a dover dipanare uno scandalo politico-finanziario di prestiti ad usura fatti a Salamina, città dell’isola di Cipro, in cui sono coinvolti personaggi romani di altissimo livello: Att. V, 21, 10-13; VI, 1, 3-8. 2, 7-9. 3, 5.

 

 

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