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Cicerone nominato governatore della Cilicia 

 

 

Febbraio o marzo 51: Cicerone è nominato governatore della Cilicia; fra i suoi legati c’è il fratello Quinto: fam. III, 2, 1; div. I, 2; Phil. XI, 34; PLUT. Cic. 36, 1.

 

Cf. LANGE 1876, 3, 382; MOLL 1883, 12-13; SCHMIDT 1893, 71-72; PETERSSON 462; MEYER 1922, 347 n. 2; HOLMES 1923, 2, 239-240; DG 5, 463. 546; 6, 94-95. 653; STEIN 1930, 55; CIACERI 2, 196-197; MÜNZER 1948a, 1300; BROUGHTON 1952, 2, 243. 245; BÜCHNER 1964, 247; GELZER 1969, 211-212; MAC DERMOTT 1971, 703; SB 1971, 104; STOCKTON 227; KUMANIECKI 1972, 367; MARSHALL 1972, 887-898; GRUEN 1974, 114; MITCHELL 2, 203-204; FUHRMANN 173; MARINONE a. 51 A.

 

 

-Cicerone sostituisce App. Claudio Pulcro, con decreto del senato, susseguente alla legge di Pompeo (lex Pompeia de provinciis), che impone un intervallo di almeno cinque anni tra una magistratura ed il conseguente incarico in una provincia.

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MARSHALL 1972, 887-898; GRUEN 1974, 457-460; MITCHELL 2, 204 n. 1: La lex Pompeia de provinciis, approvata nel 52, per scoraggiare la corruzione impone un lasso di cinque anni tra una magistratura e il governo di una provincia. La scelta delle province in cui sostituire il magistrato spetta al senato, mentre per l’indicazione dei nuovi nomi si procede per sorteggio tra i consolari eleggibili. Per l’anno 51, oltre che Cicerone in Cilicia, è sorteggiato anche M. Calpurnio Bibulo in Siria.

 

 

-Datazioni del conferimento dell’incarico

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Inizio febbraio: STEIN 1930, 55. 

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Febbraio: BÜCHNER 1964, 247; GELZER 1969, 211. 

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Marzo: LANGE 1876, 3, 382 (dubitativamente); MOLL 1883, 12-13 (inizio mese o anche prima); SCHMIDT 1893, 71-72; MARINONE a. 51 A. 

 

-SCHMIDT 1893, 71-72; GELZER 1969, 211-212: Cicerone resta a Roma fino a fine aprile.

 

 

Il seguito di Cicerone è composto dal figlio Marco, dal nipote Quinto e da: 

-Legati: 

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Il fratello Quinto: Att. V, 10, 5. 20, 5. 21, 6; VI, 2, 1; fam. XV, 4, 8 

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C. Pomptino, M. Anneio, L. Tullio: fam. XV, 4, 8 

-Questore: L. Mescinio Rufo: Att. VI, 3, 1; fam. XIII, 26, 1. 28, 2; V, 19, 1. 20, 2. 

-Tribuno militare: Q. Fufidio: fam. XIII, 12, 1. 

-Praefectus fabrum: Q. Lepta, già da tempo amico di Cicerone ed Attico: Att. VI, 1, 22; fam. III, 7, 4.  

-Praefectus evocatorum: D. Antonio: fam. III, 6, 5. 

-Servi publici: Pausania, liberto di P. Cornelio Lentulo Spintere, e l’interprete M. Marcilio: fam. III, 7, 4; XIII, 54. 

-Prefetto di Cipro: Q. Volusio: Att. V, 21, 6. 

-Nella regione agiscono altri prefetti, su mandato di M. Bruto: M. Scaptio e L. Gavio: Att. VI, 1, 4. 3, 6. 

-Liberti e schiavi:

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Lo scriba M. Tullio: Att. V, 4, 1; fam. V, 20, 1 

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Tirone: Att. VI, 7, 2; fam. XVI, 1 

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Nicanore, schiavo o liberto di Attico, Dionisio e Crisippo, insegnanti dei figli di Cicerone e di Quinto: Att. V, 3, 3. 9, 3. 20, 9; VI, 1, 12; VII, 2, 8. 3, 10. 

 

Cf. LANGE 1876, 3, 388; MEYER 1922, 347 n. 2; DG 6, 96-99. 354. 630. 653; GROEBE 1948a, 1320; HANSLIK 1948, 1282; THOMPSON 1965, 375; TREGGIARI 1969b, 254; 258-259; MARSHALL 1972, 912-921; FALLU 1973, 232-237; GRUEN 1974, 206; MAC DERMOTT 1977c, 261; KP 5, 999-1000.

 

 

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