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Pro Cispio* 

 

 

Anno 56 (o fine 57; meno probabilmente anno 54

 

Difesa di M. Cispio in un processo per broglio elettorale; dell’orazione restano solo testimonianze: Planc. 75-77; SCHOL. BOB. 165, 10-26 ST.

 

Edizioni: SCHOELL (T) C 9; PUCCIONI (CSC) D 25; BELLARDI (UT) 3, 1118; CRAWFORD 1984, n° 57.

 

Cf. LANGE 1876, 3, 347; MÜNZER 1899, 2589; CUCHEVAL 1902, 2, 281; GRANRUD 1913, n° 29; DG 5, 686; BARDON 1952, 202, 3 B8; GELZER 1969, 195 (=RE 957); GRUEN 1974, 304; 320-321; ALEXANDER 1990, n° 279; MARINONE a. 56 B1.

 

 

-Cicerone difende M. Cispio, accusato secondo la lex Tullia de ambitu (dai Clodiani per l’appoggio a Cicerone stesso durante l’esilio, secondo GRUEN 1974, 304; CRAWFORD 1984, 170) dietro richiesta di M. Giovenzio Laterense. Cispio è condannato e mandato in esilio.

-CRAWFORD 1984, 171: Cicerone non pubblica l’orazione a causa del cattivo esito del processo.

 

 

 

Datazioni 

 

-Anno 54 (sulla base del terminus ante quem costituito dalla menzione della difesa in Planc. 75-76):

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LANGE 1876, 3, 347 (in estate, riferendo anche a questo processo gli accenni di Att. IV, 16, 1; Q.f. II, 15, 1) 

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PUCCIONI (CSC) D 25 

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BELLARDI (UT) 3, 1118 

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GELZER 1969, 195. 

 

-Anno 56:

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MÜNZER 1899, 2589 

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CUCHEVAL 1902, 2, 281 

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GRANRUD 1913, n° 29 

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DG 5, 686 

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GRUEN 1974, 304 (inizio anno

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CRAWFORD 1984, 170 (anno 56 o forse ancora alla fine dell’anno 57, subito dopo che Cispio lascia la carica di tribuno della plebe. Si rigetta la datazione al 54, perché un intervallo di tre anni tra il reato, che si presume in rapporto con il tribunato, e la conseguente accusa non è verosimile) 

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ALEXANDER 1990, n° 279 (dubitativamente, tra l’anno 56 e l’orazione Pro Plancio

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MARINONE B1 n. 4. 

 

 

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