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Cum Clodio alterc. e In Clodium et Cur. 

 

 

-DG 5, 586; CIACERI 2, 25: Il materiale per il il libello In Clodium et Curionem viene dedotto solo dall’oratio perpetua.

-PUCCIONI 1960, 88-104; BÜCHNER 1964, 117: Non si distingue tra orazione, altercatio e libello.

-BALSDON 1966, 65: L’invettiva In Clodium et Curionem è identificata solo con l’altercatio in senato del 15 maggio.

-SB Att. 2, 148; MAC DERMOTT 1972b, 408; CRAWFORD 1994, 235: Il materiale per il il libello In Clodium et Curionem viene dedotto anche dall’altercatio.

-MAC DERMOTT 1972b, 381; 407-408; 410; TATUM 1991, 370 n.17: Gli accenni in Att. III, 12, 2. 15, 3. 20, 2 non si riferiscono alla In Clodium et Curionem, ma ad un’invettiva che Cicerone scrive, ma non pubblica, in risposta all’attacco che C. Scribonio Curione gli scaglia, pubblicandolo, poco prima della partenza per l’esilio. Lo scritto di Cicerone viene forse scoperto e messo in circolazione quando le operae Clodianae devastano le proprietà di Cicerone dopo la partenza per l’esilio. 

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Tesi contestata con buoni motivi da CRAWFORD 1984, 108 n.10; CRAWFORD 1994, 236 n. 9.

-CRAWFORD 1984, 108; MARINONE a. 61 B4. 5. 6: Nell’intervento in senato, sulla base di Att. I, 16, 8-10, sono da distinguere un’orazione vera e propria (MARINONE a. 61 B4: In Clodium) ed un’altercatio con Clodio, che avviene subito dopo. L’invettiva In Clodium et Curionem proviene dall’oratio perpetua, mentre l’altercatio non viene pubblicata. 

 

 

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