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Tusculanae disputationes 

 

 

Luglio - agosto 45 (e sin verso fine anno) 

 

Opera filosofica in forma di dialogo in cinque libri, dedicata a M. Bruto: Att. XIII, 31, 2. 32, 2. 33, 2. 38, 1. 39, 2; XV, 2, 4. 4, 2-3; Tusc. I, 7; div. II, 2-3.

 

Edizioni: POHLENZ (T); DREXLER (CSC); GIUSTA (CP); FOHLEN-HUMBERT (BL); MARINONE (UT); KING (L).

 

Cf. FRIEDRICH 1884, XX; SCHMIDT 1893, 57-58; SCHICHE 1898, 237-238; DURAND 1903, 180; DOUGAN 1905, 1, XVII; PETERSSON 554-564; SH 1, 506-508; DG 6, 254. 300; CIACERI 2, 321-324; RUCH 1958, 169-170; BÜCHNER 1964, 386-390; GIUSTA 1968, 437-499; GELZER 1969, 293; 304; BRINGMANN 1971, 138; GIOMINI 1971, 11 n. 7; 49; STOCKTON 270; KUMANIECKI 1972, 480-482; BL 8 (BEAUJEU), 314; GRIMAL 1984; MAC KENDRICK 1989, 149; STEINMETZ 1990, 142-143; MITCHELL 2, 284; FUHRMANN 229; MARINONE a. 45 B9. 

 

 

-MAC KENDRICK 1989, 149:

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Data fittizia del dialogo: coincide con quella reale, nel Tusculanum di Cicerone (20-24 luglio secondo SCHMIDT 1893, 57).

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Personaggi: M. (=Magister o Marcus, Cicerone); A. (=Auditor o Adulescens).

 

 

Testimonianze 

 

-Div. II, 2-3: Cicerone afferma di aver compiuto l’opera dopo i cinque libri De finibus e di averla pubblicata prima del completamento del De natura deorum: quibus rebus editis [i. e. Tusculanis] tres libri perfecti sunt de natura deorum.

-Att. XIII, 31, 2. 32, 2. 33, 2: A giugno Cicerone chiede ad Attico di spedirgli i libri di Dicearco sull’anima, di cui ha bisogno per scrivere le Tusculanae.

-Att. XIII, 38, 1. 39, 2: Ad agosto al Tusculanum Cicerone è occupato nella stesura del II libro.

-Maggio 44: Attico legge il libro I: Att. XV, 2, 4 (quod prima disputatio Tusculana te confirmat, sane gaudeo). 4, 2-3.

 

 

Datazioni 

 

-FRIEDRICH 1884, XIX: Opera terminata nei primi mesi del 44.

-SCHMIDT 1893, 57-58; DURAND 1903, 180: Opera composta ad agosto/settembre . Ipotesi rifiutata da GIOMINI 1971, 11 n. 7.

-SCHICHE 1898, 237-241: Opera composta a maggio/giugno (Att. XIII, 31, 2. 32, 2), completata entro la seconda metà luglio, quando Cicerone si occupa già del primo libro del De natura deorum e chiede ad Attico libri di teologia (Att. XIII, 38, 1. 39, 2). La composizione in tempi così brevi è permessa dai temi dell’opera, da Cicerone già trattati in precedenza. Da Att. XV, 2, 4. 4, 2-3 non si può dedurre che Attico riceva il primo libro solo a maggio 44.

-DOUGAN 1905, 1, XVII: Luglio-ottobre, contemporaneamente al De natura deorum.

-POHLENZ (T), III n. 1: Si confutata l’opinione di SCHICHE 1898, ricordando che in div. II, 2 è detto che dopo la pubblicazione delle Tusculanae, il De natura deorum è stato completato e non iniziato. Ne consegue che Att. XIII, 39, 2 non può indicare un terminus ante. L’opera è iniziata a giugno (Att. XIII, 32, 2), ma non è possibile stabilire esattamente quando viene ultimata. Cicerone ha lavorato in contemporanea anche al De natura deorum (si confrontino le somiglianze tra Tusc. I, 28, 9 e n.d. I, 119; II, 62). Sulla base di Att. XV, 2, 4. 4, 2-3 si ritiene plausibile che l’opera sia stata terminata non prima dell’inizio del 44: da allora sino a maggio, a causa dell’uccisione di Cesare, Attico non avrebbe avuto il tempo di dedicarsi alla lettura.

-SH 1, 506-508; MAC KENDRICK 1989, 149: Opera composta da giugno ad agosto.

-DG 6, 254. 300: Opera composta dopo il De finibus e prima del De divinatione e pubblicata nei primi mesi dell’anno 44.

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D in DG 300 nn. 4; 8: Le Tusculanae sono pubblicate nell’anno 44, sulla base di Att. XV, 2,  4.

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G in DG 6, 300 n. 9: La composizione è da datare a luglio-agosto, perché il De finibus è compiuto già a fine giugno; è precedente non solo al De divinatione, ma anche al De fato, ove l’opera è citata (fat. 4). In Att. XV, 2, 4 si dice solo che Attico, come Cicerone (Att. XV, 4, 2), si servono dell’opera come di una consolazione e non che essa sia terminata proprio allora.

-FOHLEN-HUMBERT (BL), II-IV: Opera composta da fine maggio (Att. XIII, 32, 2) entro il 5 agosto, quando Cicerone si dedica già al De natura deorum (Att. XIII, 39, 2).

-TAYLOR 1937, 231: Cicerone al lavoro per l’opera dopo il 28 luglio, al Tusculanum: Att. XIII, 44.

-RUCH 1958, 169-170: Opera composta non prima del De finibus, cioè dal 29 maggio 45, ma Cicerone vi lavora in modo approfondito solo nell’anno 44: Att. XV, 4, 3.

-GIUSTA 1968, 437-499: L’opera ha subito una duplice redazione da parte di Cicerone stesso.

-BRINGMANN 1971, 138: Cicerone raccoglie il materiale mentre ancora sta componendo il De finibus.

-GIOMINI 1971, 11 n. 7; 49 = GIOMINI (T), XI-XII: Opera composta da giugno (Att. XIII, 32, 2. 33, 2) a prima della fine di luglio (data di inizio del De natura deorum), anche se non è possibile negare l’ipotesi di POHLENZ (T), secondo cui le due opere sono state composte in parallelo.

-MARINONE (UT), 14 n. 11: Opera composta da luglio sino a circa fine anno.

-BL 8 (BEAUJEU), 314: Opera composta da luglio ad agosto/settembre.

-STEINMETZ 1990, 142-143: Le Tusculanae sono compiute probabilmente a luglio-agosto, dopo il De finibus e prima del De natura deorum.

-MITCHELL 2, 284: Luglio, dopo la rielaborazione in quattro libri degli Academica (giugno) e prima di porre mano al De natura deorum.

-MARINONE a. 45 B9: Luglio/agosto.

 

 

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