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Cicerone alle porte di Roma 

 

 

4 gennaio 49: Cicerone arriva alle porte di Roma ma non entra nel pomerium, per non perdere l’imperium e la possibilità del trionfo. Viene accolto dalle acclamazioni di una grande folla: fam. XVI, 11, 2.

 

Cf. STERNKOPF 1884, n. 44; SCHMIDT 1893, 103-105; DUFF 1914, 154; TP 5, 311; PETERSSON 483; HOLMES 1923, 2, 267; DG 6, 157; CIACERI 2, 227; DEMMEL 1962, 7; BÜCHNER 1964, 319; GELZER 1969, 243; STOCKTON 252; KUMANIECKI 1972, 408; MITCHELL 2, 247; FUHRMANN 185; MARINONE a. 49 A.

 

 

-Att. XV, 3, 1: Forse Cicerone partecipa ad un dibattito del senato nel tempio di Apollo (che si trova fuori dal pomerium): Illa quae recordaris Lentulo et Marcello consulibus acta a me in aede Apollinis

 

Cf. TP 5, 311. 

 

 

-Nella situazione politica che precipita, Cicerone usa, ma inutilmente, tutta la sua influenza per cercare un compromesso ed evitare la guerra: Att. IX, 11 A, 2; XV, 3, 1.

 

 

-Inizio anno: Tirone, che si trova ancora in Grecia, è ammalato di febbre per 4 giorni: fam. XVI, 11, 1.

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GROEBE 1948a, 1320-1321: Si tratta di febbre malarica, forse contratta in Cilicia. Cicerone rivedrà Tirone probabilmente non prima della fine dell’anno 47

 

Cf. DG 6, 358 n. 4; GROEBE 1948a, 1320-1321; MAC DERMOTT 1977c, 262. 

 

 

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