Tempio di Apollo 

 

 

All’epoca di Cicerone, l’unico tempio di Apollo in Roma era ancora quello dedicato nel 431 dal console Cn. Giulio Mentone [RE n° 360; LIV. IV, 25, 3] e restaurato nel 353 e nel 179: sito nei prata Flaminia, parte meridionale del campus Martius (regio IX augustea), nei pressi del foro olitorio, sorgeva probabilmente al fianco del tempio di Bellona, costruito nel 296. Essendo extra urbem (LIV. XXXVII, 58, 3), il tempio (come quello di Bellona) veniva utilizzato per le riunioni del senato quando doveva essere presente qualche magistrato rivestito di imperium (e.g. Pompeo curator rei frumentariae il 7/8 febbraio 56, cf. Q.f. II, 3, 3: senatus ad Apollinis fuit, ut Pompeius adesset). 

I resti ancor oggi visibili tra il teatro di Marcello e la porticus Octavia si riferiscono al rifacimento completo operato da C. Sosio (cos. 32: RE n° 2; MRR 2, 621; MRR Suppl. 60) nel 32 (che comportò anche un arretramento proprio per far posto al teatro di Marcello).

 

 

 

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