Inizio anno 61: Cicerone ha oscure trattative e contrasti con l’ex-collega C. Antonio, che ha ottenuto la proroga del governo della Macedonia per l’anno 61 e che, nel timore di un processo per concussione pretende la difesa da parte di Cicerone, come infatti avvenne nell’anno 59. Cicerone ottiene, forse in cambio, un prestito per pagare i debiti contratti per l’acquisto della casa sul Palatino: Att. I, 12, 1. 13, 6. 14, 7; fam. V, 5, 3. 6, 1-3.
Cf. MEYER 1922, 29 n. 1; SPRINGER 1927, 25; DG 5, 453-455. 581; CARCOPINO 1947, 1, 213-227; SB Att. 1, 297; GELZER 1969, 110; KUMANIECKI 1972, 238; 265; LANGE 1972, 153; FUHRMANN 118; MITCHELL 2, 91 n. 67; MARINONE a. 61 A.
-Ad inizio anno il denaro non è ancora arrivato; Cicerone ottiene i soldi solo attorno al 13 febbraio: Att. I, 12, 1. 13, 6. 14, 7.
Cf. DG 5, 453; GELZER 1969, 110.
-Nelle trattative ha un ruolo importante Teukr°v («la Troiana»), pseudonimo dietro il quale si nasconde forse:
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C. Antonio stesso: D in DG 5, 453; CARCOPINO 1947, 1, 213-227; LANGE 1972, 153. |
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Un agente non meglio identificato: LANGE 1972, 153; MITCHELL 2, 91 n. 67. |
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Una donna non meglio identificata: FUHRMANN 118. |
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La moglie di Antonio, altrimenti sconosciuta: G in DG 5, 453; SB Att. 1, 297 (dubitativamente). |
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Cornelia, moglie di P. Sestio, proquestore di Antonio: G ibid.; SB Att. 1, 297 (dubitativamente). |
