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Pro Archia 

 

 

Anno 62, poco dopo l’orazione Pro Sulla 

 

Difesa del poeta A. Licinio Archia in un processo per il diritto di cittadinanza (lex Papia), presieduto dal fratello Quinto come pretore: QUINT. XI, 1, 19. 3, 97.

 

Edizioni: KASTEN (T); CLARK (OCT); PABÓN (CSC); GAFFIOT-BOULANGER-MOREAU (BL); BELLARDI (UT) 2; WATTS (L).

 

Cf. CUCHEVAL 1902, 1, 290-300; GRANRUD 1913, n° 136; PETERSSON 288-289; SH 1, 425; DG 4, 213; 5, 579-580; CIACERI 2, 14-18; BROUGHTON 1952, 2, 173; DOREY 1955, 32-35; BÜCHNER 1964, 193; GELZER 1969, 109; STOCKTON 4; 153-154; KUMANIECKI 1972, 241-244; GRUEN 1974, 267-268; GRIMAL 1984; ALEXANDER 1990, n° 235; MITCHELL 2, 77 n. 30; LUISI 1996; FUHRMANN 126; MARINONE a. 62 B6.

 

 

-DOREY 1955, 32-35: Cicerone difende Archia, cliente dei Luculli, senza darsi pensiero delle possibili reazioni di Pompeo, ritenendo che le sue relazioni non ne avrebbero risentito.

-GRUEN 1974, 268: Onde evitare di suscitare contrasti con Pompeo da una parte ed i Luculli dall’altra, Cicerone deliberatamente imposta la difesa come una lode dell’attività letteraria.

-MITCHELL 2, 77: La clientela presso i Luculli non basta per individuare in questa difesa un intento antipompeiano da parte di Cicerone L’amicitia con Archia è motivo sufficiente.

-LUISI 1996: Con la difesa di Archia Cicerone intende compiacere la fazione popolare, rinsaldando la concordia ordinum.

 

 

-CUCHEVAL 1902, 1, 290-300: Anno 61, un anno dopo la Pro Sulla.

-GRIMAL 1984: Inizio estate 62.

 

 

 

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