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De finibus bonorum et malorum 

 

 

Metà marzo - fine giugno 45, pubblicato dopo fine agosto 

 

Opera filosofica in cinque libri in forma di dialogo, dedicata a M. Bruto: Att. XII, 12, 2; XIII, 5, 1. 12, 3. 19, 4. 21a, 1. 22, 3. 23, 2. 32, 3; div. II, 2. 

 

Edizioni: SCHICHE (T); REYNOLDS (OCT); I-II MARTHA-LÉVY, III-V MARTHA-RAMBAUX (BL); MARINONE (UT); RACKHAM (L).

 

Cf. PLASBERG 1892, 8; SCHICHE 1898, 240; SCHMIDT 1893, 56-57; 313-314; 366-367; PETERSSON 547-554; SH 1, 503-505; HÄFNER 1928, 108; DG 6, 278-279; CIACERI 2, 302-303; RUCH 1950, 13-26; RUCH 1958, 149-168; BÜCHNER 1964, 382-386; GELZER 1969, 293; 300-304; BRINGMANN 1971, 93; 138; STOCKTON 270; KUMANIECKI 1972, 471-473; 477-480; PHILLIPS 1986, 234; BL 8 (BEAUJEU), 306-311; MAC KENDRICK 1989, 131; STEINMETZ 1990, 142; MITCHELL 2, 283-284; FUHRMANN 225; MARINONE a. 45 B4.

 

 

-MAC KENDRICK 1989, 131: 

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Libri I-II: Data fittizia: 50, nel Cumanum di Cicerone 

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Personaggi: L. Manlio Torquato; C. Valerio Triario; Cicerone 

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Libri III-IV: Data fittizia: 52, nella villa di Tuscolo di Lucullo 

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Personaggi: M. Porcio Catone; Cicerone 

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Libro V: Data fittizia: 79, nei giardini dell’Accademia, ad Atene 

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Personaggi: M. Pupio Pisone Calpurniano; L. Cicerone; Cicerone 

 

 

Testimonianze

 

-Att. XII, 12, 2: Cicerone non ha ancora deciso quali personaggi far comparire nel dialogo.

-Att. XIII, 32, 3: Cicerone dal Tusculanum informa Attico di avergli inviato a Roma una copia del primo libro (Torquatus); pochi giorni dopo Cicerone glielo ripete (Att. XIII, 5, 1). 

-Att. XIII, 12, 3: Cicerone ha deciso di dedicare l’opera a M. Bruto.

-Att. XIII, 19, 4: I cinque libri sono compiuti, con assegnati ai personaggi i ruoli definitivi.

-30 giugno - 4 luglio: Cicerone ha spedito ad Attico gli altri libri e lo rimprovera bonariamente per aver permesso che giungessero a L. Cornelio Balbo una copia del quinto libro (Att. XIII, 21a, 1) ed a Cerellia degli estratti [?] (Att. XIII, 22, 3: quaedam, DG 6, 279: «copia dei cinque libri»), sia perché l’opera deve essere resa nota solo dopo che M. Bruto, il dedicatario, ha ricevuto il suo esemplare, sia perché nel frattempo Cicerone continua ad apportare piccole modifiche al testo del quinto libro.

-Att. XIII, 23, 2: Cicerone consegna ai copisti il testo definitivo del De finibus per M. Bruto.

-Div. II, 2: Cumque fundamentum esset philosophiae positum in finibus bonorum et malorum, perpurgatus est is locus a nobis quinque libris [...]. Totidem subsecuti libri Tusculanarum disputationum res ad beate vivendum maxime necessarias aperuerunt.

 

Academici libri e De finibus 

 

 

Datazioni 1. ideazione e stesura  

 

-SCHICHE (T), XI; BRINGMANN 1971, 138: Cicerone incomincia a progettare l’opera ed a pensare ai personaggi ad Astura a metà marzo (Att. XII, 12, 2). La stesura inizia dopo il completamento degli Academica priora, entro metà maggio (Att. XII, 45, 1). 

-DG 6, 278 n. 9: Si individua un accenno all’opera in Att. XII, 6, 2, epistola datata dai medesimi all’estate dell’anno 46.

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D in DG 6, 278 nn. 10-13: Cicerone riprende il lavoro nell’anno 45 alla villa di Astura, dopo la morte della figlia e dopo aver completato l’Hortensius [aprile secondo DG]: Att. XII, 12, 2; fin. I, 2. Qui Cicerone sarebbe rimasto sino al 14 giugno (Att. XII, 41, 1), portando a termine il De finibus entro il 13 maggio: Att. XII, 44, 4 

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G in DG ibid.: Cicerone ha intenzione di scrivere il De finibus già prima della composizione dell’Hortensius, dal momento che Att. XII, 12 è databile al 16 marzo. Cicerone resta ad Astura fino al 15 maggio, non fino al 14 giugno (Att. XII, 41, 1), ma non conclude il lavoro già il 13 maggio, poiché Att. XII, 44, 4 non si riferisce al De finibus.

-BÜCHNER 1964, 382-386: Cicerone incomincia a lavorare all’opera da metà maggio

-MACKENDRICK 1989, 131: Opera composta da maggio a luglio.

-STEINMETZ 1990, 142: Il 29 maggio il primo libro (Torquatus) è finito, ma solo come abbozzo.

 

 

Datazioni 2. completamento e pubblicazione 

 

-SCHMIDT 1893, 366-367: Sulla base della congettura de quadrivio Catonis in fam. XVI, 22, 1, si suppone che l’esposizione della dottrina stoica affidata a Catone nel III libro del De finibus non faccia parte del piano originale e che venga aggiunta da Cicerone solo nei giorni 27-29 giugno e che quindi la pubblicazione avvenga al più presto ad agosto.

-SCHICHE 1898, 240: Il 13 maggio 45 Cicerone conclude gli Academici libri ed il De finibus: Att. XII, 44, 4. 

-SCHICHE (T), XII: L’invio dei libri a M. Bruto e la loro pubblicazione non si possono datare con precisione per il silenzio di Cicerone. È verisimile metà luglio, dopo la consegna a M. Terenzio Varrone degli Academica posteriora: Att. XIII, 35, 2.

-RUCH 1950, 13-26 [= RUCH 1958, 149-168]: Sino al 1° luglio la dedica non è ancora pronta. Cicerone termina la correzione a luglio (Att. XIII, 21a, 2), ma non è certo quando l’opera sia presentata a M. Bruto e quindi pubblicata (forse ad inizio agosto: Att. XIII, 38, 1). 

-BÜCHNER 1964, 382-386: L’opera è composta da metà maggio a fine giugno.

-GELZER 1969, 300: Opera scritta durante la composizione degli Academici libri.

-BRINGMANN 1971, 138: Pubblicazione a luglio, circa insieme con gli Academici libri.

-BL 8 (BEAUJEU), 306-311; MARINONE a. 45 B4 n. 5: Opera terminata il 29 giugno, consegnata ai copisti verso il 10 luglio e pubblicata dopo fine agosto (dopo gli Academica). 

-STEINMETZ 1990, 142: I cinque libri sono completati il 30 giugno.

 

 

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